Il reato di guida in stato di ebbrezza

Cos’è il reato per guida in stato di ebbrezza

Con l’espressione guida in stato di ebbrezza ci si riferisce ad una particolare condizione di alterazione delle capacità cognitive e reattive di un individuo dovuta all’assunzione di bevande alcoliche, stupefacenti o psicotrope. Si tratta di una condizione transitoria, con sensibili conseguenze sulla prontezza dei riflessi. A seconda dei casi, può manifestarsi con:

  • calo dell’attenzione;
  • stato confusionale;
  • stordimento;
  • esaltazione, che comporta un inevitabile senso di estraneazione psico-fisica. 

Nell’ordinamento giuridico italiano si tratta di una fattispecie  sanzionata in quanto reato e tipizzata dagli articoli 186, 186-bis e 187 del Codice della strada. I primi due trattano della guida sotto l’effetto dell’alcool, mentre il 187 riguarda invece la guida sotto effetto di sostanze stupefacenti.

Art. 186 e art.187: cosa prevedono?

Analizziamo sinteticamente cosa dice l’art. 186 del Codice della Strada. Esso stabilisce che mettersi alla guida con un tasso alcolemico compreso tra 0,81 e 1,5 grammi per litro costituisce reato penale, punibile con l’arresto fino a sei mesi. A questo si aggiunge una sanzione pecuniaria che va da 800€ a 3.200€ e la sanzione accessoria della sospensione della patente, per un periodo che va da sei mesi a un anno.

Chiunque guida in stato di ebbrezza è punito, ove il fatto non costituisca grave reato, da precise sanzioni previste dalla legge, commisurate alla gravità dell’azione compiuta. 

È vietato guidare in stato di ebbrezza in conseguenza dell’uso di bevande alcoliche.

Secondo l’articolo 187, chi si mette alla guida in stato di alterazione psico-fisica dopo aver assunto sostanze stupefacenti o psicotrope è punito con l’ammenda da euro 1.500 a euro 6.000 e l’arresto da sei mesi ad un anno.

È legittima la richiesta della polizia stradale, che abbia ragionevole motivo di ritenere che il conducente si sia posto alla guida in stato di alterazione, di sottoporsi agli accertamenti presso una struttura sanitaria sicché il rifiuto integra reato.

Qual è il limite per il tasso alcolemico

Quando si parla di tasso alcolemico si intende la concentrazione di etanolo nel sangue di un determinato soggetto. Il nostro Codice della Strada è intervenuto in maniera piuttosto severa nel corso degli ultimi anni nel legiferare la materia della guida in stato di ebbrezza e attualmente il limite consentito è di 0,5 g/litro.

Come detto, il limite del tasso alcolemico previsto dalla legge è di 0,5 g/litro. La guida oltre questa soglia è considerata “in stato di ebbrezza” e costituisce un reato. Questo può essere punito, oltre che con la sottrazione di 10 punti dalla patente, anche con le sanzioni previste dagli articoli 186 e 186 bis del Codice della Strada.

I limiti oltre i quali il tasso alcolemico comporta la guida in stato di ebbrezza sono: tra 0,5 e 0,8 g/l, tra 0,8 e 1,5 g/l e infine tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l. A seconda del tasso alcolemico riscontrato variano le sanzioni previste dal Codice della Strada.

 

Le sanzioni previste per il reato di guida in stato di ebbrezza

Le sanzioni previste variano a seconda del tasso alcolemico rilevato in sede di accertamento. Vediamo nel dettaglio le diverse situazioni.

Tasso alcolemico superiore a 0,5 e non superiore a 0,8 grammi per litro

In caso di accertamento di un tasso alcolemico che rientra in questi parametri, sono previste due sanzioni amministrative: il pagamento di una somma da 532€ a 2.127€ e la sospensione della patente di guida da tre a sei mesi.

Tasso alcolemico superiore a 0,8 e non superiore a 1,5 grammi per litro

In questo caso le sanzioni sono l’ammenda da 800€ a 3.200€, l’arresto fino a sei mesi e la sospensione della patente di guida da sei mesi a un anno; in più, subentra l’obbligo di regolari visite mediche.

Tasso alcolemico superiore a 1,5 grammi per litro

Con questa grave violazione le sanzioni previste sono:

  • l’ammenda da 1.500€ a euro 6.000€; 
  • l’arresto da sei mesi a un anno;
  • la sospensione della patente da uno a due anni. 

Inoltre, il veicolo utilizzato al momento del reato è soggetto a confisca amministrativa, se appartiene al guidatore in stato di ebbrezza. Invece, se chi guida in stato di ebbrezza è persona diversa dal proprietario, al guidatore viene sospesa la patente per un periodo da due a quattro anni. Se si compie questo reato per due volte in un biennio la patente di guida viene revocata.

Guida in stato di ebbrezza per neopatentati

La multa prevista per i neopatentati alla guida in stato di ebbrezza accertata con tasso alcolemico inferiore a 0,5 g/l è fino a 624€. In caso di tasso alcolemico superiore si applicano le sanzioni previste dal Codice della Strada aumentate di un terzo.

La riabilitazione 

La legge prevede casi in cui può essere proposta la riabilitazione penale per cancellare la condanna per guida in stato di ebbrezza. Questo è possibile nel caso in cui si tratti di condanna ordinaria, decorsi 3 anni dall’esecuzione della pena principale e solo se il condannato ha tenuto in quel tempo una buona condotta.

Cosa succede in caso di incidente

Se il conducente che guida in stato di ebbrezza provoca un incidente stradale, le sanzioni (penali e non) sono raddoppiate. È disposto inoltre il fermo amministrativo del veicolo per 180 giorni, salvo che il veicolo appartenga a persona estranea al reato.

Omicidio stradale

Il reato di omicidio stradale è stato autonomamente disciplinato dal codice penale con la riforma del 2016. Il legislatore italiano ha accolto la volontà collettiva di vedere aggravate le sanzioni per quei soggetti colpevoli dei reati commessi in violazione della disciplina sulla circolazione stradale. Tale era la necessità visto il numero crescente di incidenti stradali.

L’omicidio stradale colposo è una fattispecie delittuosa che si verifica quando un soggetto causa per colpa la morte di un altro soggetto a seguito della violazione delle norme sulla circolazione stradale. La definizione di omicidio stradale colposo è contenuta all’articolo 589-bis del codice penale che afferma: “Chiunque cagioni per colpa la morte di una persona con violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale è punito con la reclusione da due a sette anni”. Questo è il concetto base di omicidio stradale colposo che è stato trasferito tale e quale dalla norma che precedentemente lo disciplinava (articolo 589 codice penale) alla nuova. La sanzione prevista è la reclusione da due a sette anni.

Quando il delitto colposo viene realizzato da un soggetto alla guida di un veicolo a motore in stato di ebbrezza alcolica o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti siamo nella prima ipotesi aggravata del reato. Questa ha effetti penali diversi a seconda del tasso alcolemico rilevato e del tipo di soggetto autore del reato.


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