Divorzio consensuale e giudiziale

Divorzio consensuale e giudiziale: cosa sapere per affrontare una separazione

Il divorzio è un momento delicato nella vita di una coppia. 

Comprendere le differenze tra divorzio consensuale e giudiziale, conoscere le normative e gli effetti legali di questa decisione, è fondamentale per affrontare il percorso in modo consapevole e sereno. 

In questo articolo, ti guidiamo alla scoperta di tutto ciò che c’è da sapere.

Cos’è il divorzio e cosa dice la legge italiana

Il divorzio permette a due persone sposate di sciogliere in modo definitivo il vincolo matrimoniale. Questo consente loro non solo di ricostruirsi una vita separatamente, ma anche, se lo desiderano, di risposarsi.

Il concetto di divorzio è stato introdotto nell’ordinamento italiano con la legge n. 898 del 1 dicembre 1970. Prima di allora, il matrimonio era considerato indissolubile, e l’unica via possibile era la separazione, che però non spezza il legame matrimoniale, ma ne sospende solo alcuni effetti.

La terminologia tecnica nella legge italiana

La legge italiana non usa esplicitamente la parola “divorzio”. I termini utilizzati nel linguaggio giuridico sono:

  • scioglimento del matrimonio civile, che riguarda i matrimoni celebrati davanti al sindaco, all’ufficiale di stato civile o da un suo delegato;
  • cessazione degli effetti civili del matrimonio concordatario, che si applica ai matrimoni cattolici che, grazie al Concordato tra Stato e Chiesa, hanno effetti riconosciuti anche dallo Stato.

Questo non significa che esistono due tipi diversi di divorzio: la terminologia cambia, infatti, a seconda del tipo di cerimonia con cui è stata celebrata l’unione.

L’evoluzione normativa e il “divorzio breve”

Nel corso degli anni, la legge sul divorzio ha subito alcune modifiche importanti. Tra queste, una delle più rilevanti è stata introdotta con la legge n. 55 del 2015, che ha ridotto i tempi che intercorrono tra separazione e divorzio:

  • 6 mesi se la separazione è stata consensuale;
  • 12 mesi se la separazione è stata giudiziale.

Questa riforma ha permesso alle coppie in crisi di concludere più rapidamente il percorso di definizione della loro unione, riducendo i tempi del procedimento.

Chi può chiedere il divorzio?

Il procedimento di divorzio può essere avviato da uno solo dei due coniugi oppure da entrambi. In base a questo si fa distinzione tra:

  • divorzio consensuale (o congiunto), quando entrambi i coniugi sono d’accordo sulle condizioni;
  • divorzio giudiziale, quando c’è disaccordo e quindi è necessario l’intervento del giudice.

Divorzio e cittadinanza: cosa succede se uno dei coniugi è straniero?

Se uno dei due coniugi è cittadino straniero e nel suo Paese il divorzio non è previsto, viene comunque applicata la legge italiana

Inoltre, se il coniuge straniero ha ottenuto la cittadinanza nel nostro Paese, il divorzio non influisce sulla sua acquisizione.

Quali sono i requisiti per divorziare?

Per essere valido, il divorzio deve sempre passare attraverso una procedura legale e deve essere convalidato da un giudice, che ha il compito di verificare che tra i coniugi sia venuta meno, in modo irreversibile, la comunione materiale e spirituale

Inoltre, la legge prevede cause specifiche – dette tassative – che giustificano lo scioglimento irreversibile del legame matrimoniale, ovvero:

  • separazione personale protratta, di almeno 6 mesi in caso di separazione consensuale, e di 1 anno in caso di separazione giudiziale;
  • cambiamento di sesso legalmente riconosciuto di uno dei coniugi;
  • condanna penale di uno dei due per reati gravi;
  • mancata consumazione del matrimonio.

Sarà sempre il giudice, poi, a stabilire se tra i gli sposi è cessato ogni legame affettivo e familiare: solo in presenza di questa rottura definitiva, viene dato il definitivo nullaosta a procedere.

Gli effetti del divorzio sui coniugi

Il principale effetto del divorzio è che entrambi i coniugi tornano ad avere stato civile libero, e quindi possono risposarsi.

E, più in generale, la moglie perde il cognome del marito acquisito durante il matrimonio, salvo eccezioni autorizzate dal giudice.

Il divorzio e i figli: cosa cambia?

Una delle domande più comuni riguarda, poi, l’impatto del divorzio sui figli. È importante sottolineare che nulla cambia nei diritti e nei doveri dei genitori verso i figli

I genitori, anche se divorziati, restano obbligati a:

  • educare i figli;
  • istruirli e seguirli nel loro percorso di crescita;
  • mantenerli economicamente.

Perché, del resto, “Dai figli non si divorzia mai.”

Divorziare in modo consapevole è possibile

Comprendere il significato giuridico del divorzio e le sue implicazioni permette di affrontare questa fase con maggiore serenità. 

Che si tratti di un divorzio consensuale o giudiziale, è fondamentale informarsi, dialogare e affidarsi a un professionista per tutelare i propri diritti e quelli dei propri figli.

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Divorzio consensuale o giudiziale?